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Bonus casa 2021 e cessione del credito: come e quando sfruttarla

Anche nel 2021 i Bonus Casa sono stati confermati: è quindi ancora possibile sfruttare le agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici.

Inoltre, per il Superbonus, il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Bonus Facciate, è possibile sfruttare la cessione del credito (ovvero cedere le detrazioni a terzi).

Scopriamo quindi nel dettaglio cos’è la cessione di credito e in che modo si può sfruttare questa formula per rendere ancora più vantaggiosi i Bonus Casa 2021.

Cos’è la cessione di credito?

La cessione di credito è una delle possibili modalità per usufruire delle detrazioni fiscali dei Bonus casa. Grazie a queste agevolazioni infatti si potranno svolgere lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico degli immobili recuperando, completamente oppure in parte, il denaro speso.

Con la cessione del credito, l’agevolazione fiscale non sarà più disponibile soltanto sotto forma di detrazione Irpef distribuita su 5 o 10 anni: si potrà recuperare una parte della spesa effettuata subito.

Coloro che decidono di usufruire della cessione di credito possono cedere il loro credito d’imposta a soggetti terzi come privati, alla banca, a una finanziaria o ad un’assicurazione.

La cessione di credito può essere ceduta da chi possiede qualsiasi tipo di reddito, anche molto basso. Al contrario, coloro che devono ricevere il credito d’imposta devono obbligatoriamente avere un reddito soggetto a Irpef per poter usufruire di questa agevolazione.

Come già anticipato nel 2021 la cessione di credito può essere effettuata non solo con i lavori rientranti nel Superbonus 110%, ma anche per il Bonus Facciate, Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni.

Più in dettaglio, l’articolo 121 del decreto Rilancio prevede che la cessione del credito e lo sconto in fattura possano essere applicati nei seguenti casi.

• recupero del patrimonio edilizio: interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici.
• Riqualificazione energetica (Ecobonus): interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, nonché quelli finalizzati congiuntamente anche alla riduzione del rischio sismico.

• adozione di misure antisismiche (sismabonus): l’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”.
• recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna (Bonus Facciate).

Come effettuare la cessione di credito?

Per poter usufruire della cessione di credito è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate o al Caf l’intenzione di cessione del credito d’imposta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Per effettuare la cessione del credito è necessario consegnare diversi documenti alla Banca:

  • la visura catastale, così da accertare il titolo di proprietà dell’immobile oggetto di ristrutturazione
  •  l’atto notorio
  • la dichiarazione in cui si attesta il miglioramento di due classi energetiche durante la ristrutturazione
  • regolarità urbanistica
  • visto di conformità delle spese
  • un preventivo dei consti
  • contratto di locazione o una dichiarazione del proprietario nel caso in cui non è il proprietario dell’immobile a richiedere la cessione
  • certificazione anagrafica nel caso in cui si tratti di un convivente
  • sentenza di separazione nel caso in cui si tratti di un ex coniuge
  • preliminare di compravendita se si tratta dell’acquirente che non è ancora in pieno possesso della casa.

Cessione del credito: quando risulta conveniente

La cessione del credito offre diversi vantaggi. In primis, la possibilità di ottenere un ritorno economico immediato: chi opta per questa soluzione, infatti, risparmierà sulle spese dei lavori effettuati.

Se opti per la cessione del credito o lo sconto in fattura, infatti, non dovrai aspettare i 5 o 10 anni previsti per le singole rate annuali di detrazione Irpef.

La cessione del credito risulta inoltre vantaggiosa per chi non ha la possibilità di usufruire delle detrazioni Irpef, ad esempio perché non ha sufficiente capienza fiscale.

Altri Bonus che potrebbero interessarti

Esistono altri bonus che garantiscono agevolazioni fiscali che però non rientrano nella cessione di credito, ma non per questo risultano svantaggiosi. Al contrario! Con questi tipi di bonus infatti potrai avere l’occasione di recuperare fino al 50% della spesa.

Bonus Mobili: attraverso questo bonus è possibile usufruire di una detrazione Irpef del 50% dalla spesa totale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredamento di un immobile in fase di ristrutturazione.

Bonus Verde: con questo bonus potrai sfruttare una detrazione Irpef del 36% sulle spese totali riguardanti gli interventi di rifacimento delle aree verdi private.

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