cucina a nicchia

Cucina a nicchia: come arredarla in modo strategico

La cucina a nicchia rappresenta una soluzione d’arredo moderna e innovativa, perfetta per tutti gli amanti dello stile minimal e non solo. Se vivi in un appartamento di dimensioni modeste, del resto, è d’importanza fondamentale evitare di soffocare ulteriormente lo spazio riempiendolo di mobili ed elettrodomestici accatastati alla rinfusa.

L’ideale sarebbe infatti quello di adottare soluzioni d’arredo in grado di creare un senso di ampiezza e libertà, che ti consentano di utilizzare in maniera strategica anche gli spazi in verticale, sfruttandoli per la creazione di una nicchia.

La cucina a nicchia rientra per l’appunto in questo tipo di arredi ad hoc ed è caratterizzata da un’estetica particolarmente accattivante, che la rende appetibile anche agli occhi di coloro che godono di ampi spazi. E questo è proprio il motivo per cui noi di Abitativo® abbiamo deciso di parlartene, illustrandotela dettagliatamente in tutti i suoi aspetti.

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Cos’è una cucina a nicchia e quali sono le sue caratteristiche

Come il loro stesso nome lascia chiaramente intuire, le cucine a nicchia altro non sono se non delle normali cucine comprensive di tutto il necessario, che vengono interamente sistemate all’interno di una nicchia a parete, il più delle volte appositamente creata per ospitare questa originale soluzione d’arredo.

Accanto alle grandi cucine con isola o penisola, infatti, si sta facendo largo anche l’idea delle piccole cucine compatte: quelle concentrate in uno spazio molto piccolo, spesso inferiore ai 6 metri quadri, senza tuttavia privarti di alcuna comodità.

Vero è che il concetto di comodità è alquanto relativo, e quello che potrebbe apparire pratico e confortevole agli occhi di una persona potrebbe invece risultare scomodo per te. E viceversa.

Questo è il motivo per cui, nonostante la cucina a nicchia rappresenti una soluzione che va sempre più di moda, occorre riflettere molto bene prima di decidere di adottarla per la propria casa. Del resto, stiamo pur sempre parlando di una soluzione indubbiamente vantaggiosa, in quanto:

  • ti garantisce un‘estetica piacevolmente minimalista;
  • ti offre una sensazione di maggior ampiezza;
  • essendo a filo muro, ti libera dell’incombenza di pulire la parte sopra i pensili, in quanto non esisterà più.

cucina a nicchia

A questi vantaggi di base, occorre poi aggiungere il fatto che questa tipologia di cucina si presta a innumerevoli soluzioni d’arredo, adatte anche a spazi particolarmente ristretti.

Arredare una cucina a nicchia: idee pratiche

Quando si parla di arredare le cucine a nicchia, devi tenere conto che, nella maggior parte dei casi, ci si riferisce a soluzioni su misura, che prevedono d’incassare la cucina all’interno di una nicchia in cartongesso appositamente creata per questo scopo.

Questo, se da un lato ti offre un ampio margine di personalizzazione, dall’altro presuppone la realizzazione di un progetto enormemente preciso, con pochissimo margine di errore.

Ecco perché è d’importanza fondamentale affidarlo a un progettista esperto e competente, in grado di coordinare efficacemente una squadra di persone che lavorino in sinergia tra loro, interfacciandosi costantemente allo scopo di portare avanti contemporaneamente tutti i lavori.

I progetti di arredo di una cucina di questo tipo, ad ogni modo, presuppongono soluzioni improntate al minimalismo, come appunto cucine componibili in grado di concentrare tutto il necessario in uno spazio molto piccolo.

Vista da fuori, pertanto, la cucina a nicchia apparirà come una normale cucina comprensiva di top, piano cottura, lavabo e mobile con le ante, con la peculiarità che tali elementi saranno incassati all’interno della parete, mantenendosi a filo muro.

E il bello è che, sebbene la cucina a nicchia venga spesso indicata come una strategica soluzione salvaspazio, lo spazio occupato dai suoi mobili è in realtà lo stesso di una cucina normale, in quanto la differenza è puramente estetica.

cucina a nicchia

Questo è il motivo per cui alcune persone optano per un arredo della cucina a nicchia completamente diverso, volto a valorizzare questo spazio con l’aggiunta di elementi complementari alla cucina, che viene invece disposta in modo classico.

Una soluzione standard, tanto per farti un esempio, prevede di sfruttare la nicchia non più per il mobile cucina, bensì per un originale mobile bar comprensivo di bancone snack e sgabelloni, all’insegna di un perfetto stile “made in USA”. In alternativa, molte persone sfruttano questo spazio per fini puramente pratici, come l’installazione della lavatrice e/o della lavastoviglie.

Le soluzioni d’arredo per questa cucina, del resto, si sprecano davvero e hanno tutte a che fare con la nicchia che hai a disposizione e che puoi sfruttare come meglio credi. Se sei un estimatore del vino, per esempio, e ami collezionare bottiglie di un certo pregio, potresti creare nella nicchia una piccola cantina, che ti permetterà di sfoggiare i tuoi preziosi tesori ogniqualvolta avrai ospiti a casa.

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Va da sé naturalmente, che quelle che ti abbiamo proposto sono soltanto soluzioni generali dedicate all’arredamento della cucina a nicchia, che non è affatto detto che corrispondano ai tuoi interessi. Anche l’idea d’incassare nella parete l’intera cucina, per quanto stuzzicante, dev’essere comunque oggetto di un’attenta valutazione, nonché di un progetto su misura in grado di tenere conto delle tue specifiche esigenze.

Cucina a nicchia: sì o no?

Nell’arredamento delle cucine è d’obbligo tenere conto delle necessità e dei desideri di coloro che le useranno, onde evitare di progettare degli ambienti che non hanno nient’altro da offrire all’infuori di una bellissima estetica.

Il motivo per cui facciamo questa doverosa specificazione è dovuto all’errore commesso da molte persone che, dopo aver sentito parlare delle cucine a nicchia e averle ammirate in foto o perfino a casa di amici, decidono su due piedi di volerla anche loro, senza tenere conto del fatto che si tratta di un progetto piuttosto complesso da realizzare, per il quale non sempre vi sono i presupposti.

Un’altra cosa che spesso si dimentica di valutare è il fatto che la cucina a nicchia andrà poi usata né più né meno di qualsiasi altra cucina, con la differenza che, ogniqualvolta cucinerai, lo farai addossato alla parete, infilando le mani all’interno della nicchia. Una soluzione che, se agli occhi di alcune persone risulta tranquillamente fattibile, per altre è invece una prospettiva soffocante.

cucina a nicchia

Tutto questo per farti capire che, proprio perché di arredi per la cucina ce ne sono tantissimi, dovresti impegnarti a trovare quello che si adatta meglio alle tue esigenze, che potrebbe anche non coincidere con la cucina a nicchia. O, al contrario, magari è proprio quello che ti ci vuole ma, per esserne certo, dovresti affidarti ai consigli di un interior designer di fiducia, in grado di studiare un progetto sulla base delle tue specifiche necessità.

E questo è per l’appunto il modo in cui lavoriamo noi di Abitativo® che, attraverso un efficace sistema in step, siamo in grado di dare vita alla cucina a nicchia dei tuoi sogni, in grado di rispecchiare appieno i tuoi desideri. Tutto parte infatti da una Diagnosi personalizzata, che ci permette di cogliere le tue reali necessità e progettare di conseguenza.

Quindi, ora che sai come sono fatte le cucine a nicchia e quali sono le loro caratteristiche, non ti resta che contattarci per realizzarne una in grado di soddisfarti al 100%. Nel frattempo, puoi farti un’idea di come lavoriamo scaricando la nostra guida gratuita.

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ingresso con soggiorno

Come arredare un ingresso che si affaccia sul soggiorno: idee e soluzioni top!

Arredare un ingresso che si affaccia sul soggiorno può rivelarsi un’impresa davvero ardua, che presuppone un grande spirito organizzativo. Del resto, si sa, gli spazi piccoli possono piacere come anche non piacere, ma quel che è certo è che richiedono un minimo di strategia in più.

Per tua fortuna, tuttavia, il mondo dell’interior design ti mette a disposizione una serie di soluzioni strategiche e accattivanti, il cui obiettivo è quello di trasformare una situazione scomoda in una a tuo favore.

Noi di Abitativo® abbiamo quindi raccolto per te le idee migliori, allo scopo di dimostrarti quanto possa rivelarsi ricco di sorprese un ingresso di questo tipo!

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Ingresso sul soggiorno: come separare gli spazi

Quando devi arredare un soggiorno con ingresso, una delle prime problematiche che dovrai risolvere riguarda la suddivisione degli spazi. Il fatto che la porta d’accesso alla tua casa si affacci direttamente sulla zona living rappresenta un boccone difficile da digerire, poiché significa che qualunque estraneo che ti busserà alla porta (fattorini, postini, corrieri, ecc.) potrà godere di una vista panoramica del tuo soggiorno.

Per tua fortuna, tuttavia, esistono una serie di escamotage che ti permettono di risolvere il problema in modo facile e veloce, creando una perfetta suddivisione degli spazi senza necessariamente dare il via a grandi opere di ristrutturazione.

Un elegante tendaggio, per esempio, potrebbe già rappresentare una buona soluzione. In alternativa, se ti piace l’idea di prendere due piccioni con una fava, puoi installare un pratico mobile contenitore in posizione strategica, che ti permetterà di godere di due importanti vantaggi:

  • fungerà da ottimo separé tra ingresso e soggiorno;
  • potrai sfruttarlo come guardaroba per giacche e cappotti.

Se l’idea di piazzare un mobile subito dietro il divano ti appare troppo plateale, tuttavia, puoi anche adottare soluzioni più discrete. Un esempio, a tal proposito, potrebbe essere quella di realizzarne uno incassato all’interno della parete, che appaia quindi a filo muro, all’insegna di una piacevole resa minimalista.

soggiorno con ingresso

Parimenti, potresti anche arricchirlo con ante a specchio che, oltre a creare un senso di ampiezza maggiore, ti offrirebbero la possibilità di darti un ultimo sguardo subito prima di uscire di casa.

Soluzioni di questo tipo, ad ogni modo, devi intenderle alla stregua di semplici spunti da discutere insieme al tuo progettista di fiducia, il quale saprà senz’altro suggerirti il modo più adatto di arredare l’ingresso sul soggiorno.

Del resto, se la tua intenzione è quella di tirare fuori un minuscolo ingresso dal poco spazio che hai a disposizione, non puoi certo sperimentare idee a caso, puntando piuttosto a quella che si addice meglio allo spazio che hai effettivamente a disposizione.

Arredare un soggiorno con ingresso: idee e soluzioni di design

Nell’arredare un soggiorno direttamente collegato all’ingresso di casa, dovrai inevitabilmente tenere conto dello spazio totale che hai a disposizione. Il rischio, infatti, è quello di farti prendere la mano e allargarti fino a occupare anche quei pochissimi metri di spazio posti davanti alla porta di casa.

Optando per una soluzione di questo tipo, infatti, non avrai più alcun ingresso da realizzare, ritrovandoti punto e a capo con il problema. Del resto, molte soluzioni d’arredo dedicate al soggiorno con ingresso tendono a concentrarsi interamente sulla zona living, ignorando completamente il fatto che perfino gli spazi più piccoli e angusti possono essere sfruttati in modo adeguato.

ingresso su soggiorno

Tanto per farti un esempio, molte idee d’arredo contemporanee prevedono di servirsi delle cosiddette “soluzioni sospese”, vale a dire mobili o complementi d’arredo che vengono agganciati alla parete senza toccare terra. Molti di essi possiedono perfino uno spessore piacevolmente ridotto, senza per questo perdere in funzionalità.

Una soluzione di questo tipo, pertanto, sarebbe perfetta per garantire al tuo mini – ingresso la presenza di un pratico mobile multifunzione, posto ovviamente che sia in grado di soddisfare le tue esigenze. Il segreto, ad ogni modo, è quello di sfruttare lo spazio in verticale, che potrebbe rivelarsi molto di più di quello che pensi.

Un’idea molto simile, ma dall’estetica fortemente minimalista, prevede invece di dotarti semplicemente di contenitori sospesi, come mensole o nicchie aperte. Oltre a svolgere un’eccellente funzione contenitiva, non andranno a creare la tipica sensazione di “chiuso” che caratterizza gli armadi.

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Ingresso sul soggiorno: il caso più difficile

Ci sono dei casi nei quali la porta d’ingresso si affaccia sul soggiorno in maniera ancora più diretta, al punto che non è possibile ideare alcun escamotage per l’ingresso che, molto semplicemente, non esiste!

In casi di questo tipo, pertanto, il focus della tua attenzione andrà inevitabilmente a incentrarsi sul soggiorno, il cui arredamento dovrà essere pensato in modo da non ostruire l’ingresso, creando al contempo un’entrata “graduale”.

Il discorso, del resto, è quello che ti abbiamo già anticipato prima: ti stai godendo la tua serie preferita sul divano, in compagnia di una pizza sulle ginocchia e di diverse bibite sparse sul tavolino. Come ti sentiresti se qualcuno bussasse alla porta in quel momento e trovasse la stanza così? Poco ma sicuro, non avresti il tempo di riordinare in quei pochi secondi a disposizione.

Nemmeno questi, tuttavia, sono casi disperati. Il fatto che l’ingresso non esista, infatti, non t’impedisce certo di crearlo! Il trucco, in questo caso, consiste nel far iniziare il soggiorno un po’ più in là, ricavandoti qualche metro davanti alla porta per approntare un piccolo ingresso, da separare opportunamente dal resto del living.

ingresso con soggiorno

Per farlo, ovviamente, non puoi certo piazzare un mobile contenitore in mezzo alla stanza, ma potresti per esempio adottare i già citati tendaggi, o inserire una struttura metallica reticolata che, oltre a fungere da perfetto separé minimal, svolgerebbe anche una pratica funzione contenitiva. Quello che dovresti fare, in sostanza, è ingegnarti a trovare una soluzione strategica che ti permetta di:

  • delineare una perfetta suddivisione dello spazio tra ingresso e soggiorno;
  • creare l’ingresso anche se non c’è.

Due obiettivi non sempre facilissimi da conseguire che, per ovvie ragioni, ti sconsigliamo di portare avanti da solo. Quello che ti ci vuole, infatti, è l’intervento di un abile progettista, in grado di approntare una soluzione su misura pensata appositamente per te.

Arreda l’ingresso sul tuo soggiorno in modo personalizzato

Le soluzioni che ti abbiamo suggerito finora, per quanto possibili, potrebbero essere diverse da ciò che hai in mente, non incontrare i tuoi gusti o, più semplicemente, non essere praticabili nella tua casa.

Ecco perché tentarne una a caso sperando in una buona riuscita non è certamente la strategia migliore da seguire. Quello che dovresti fare, al contrario, è affidarti all’esperienza di chi ne sa più di te, come appunto un interior designer professionista in grado di esaminare dettagliatamente la tua personale situazione e individuare una soluzione su misura.

Questo è esattamente il modo in cui lavoriamo con Abitativo®, un efficace e comprovato sistema in step che, partendo proprio da una Diagnosi personalizzata, ci permette d’ideare soluzioni d’arredo espressamente studiate per le persone che ce ne fanno richiesta, tenendo in massima considerazione i loro gusti e le loro esigenze.

Quindi, ora che conosci tutte le criticità relative all’arredo di un ingresso sul soggiorno, non ti resta che affidarti a noi per realizzare il tuo progetto personale: sia che si tratti di questo, sia di qualsiasi altra cosa tu abbia in mente! Scopri come facciamo:

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pavimento in legno

Pavimenti in legno: come valorizzare una casa con il parquet

Esiste qualcosa di più affascinante e suggestivo dei pavimenti in legno? Questo materiale, oltre a essere ecologico e naturale, si caratterizza per una serie di sfumature e nuance diverse, che lo rendono altamente personalizzabile e contribuiscono a creare un’atmosfera piacevolmente calda e accogliente, perfetta per fare di una casa la “tua” casa.

Come qualsiasi altro elemento d’arredo, tuttavia, anche il parquet presenta i suoi pro e i suoi contro, motivo per cui è sempre bene riflettere con attenzione, prima di optare per una soluzione di questo tipo.

Noi di Abitativo® abbiamo quindi preparato per te una piccola guida dedicata ai pavimenti in legno, con l’obiettivo di aiutarti a capire, attraverso una serie di dritte e consigli, se il parquet rappresenti davvero il rivestimento perfetto per la tua casa.

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Cos’è il parquet: caratteristiche e tipologie

Per essere definito “parquet”, un pavimento in legno deve possedere almeno 2,5 mm di legno nobile, vale a dire di puro legno massello, la cui essenza è a tua completa discrezione. A seconda di quello che preferisci (e delle tue disponibilità economiche!) un parquet può infatti essere realizzato in rovere, acero, faggio, olmo, nonché in legni stranieri come l’elegante teak.
Al di là dell’essenza di cui è composto, ad ogni modo, il parquet è disponibile in quattro macro – tipologie, che sono:

  • parquet massello;
  • parquet prefinito;
  • parquet naturale;
  • parquet grezzo.

parquet in legno

Conoscere le differenze tra queste tipologie di parquet potrebbe permetterti d’individuare il pavimento in legno che si addice meglio alla tua casa, sebbene il nostro consiglio sia sempre quello di parlarne con il tuo progettista di fiducia, che sarà senz’altro in grado di aiutarti a capire quale di queste pavimentazioni si sposi meglio con le tue esigenze. Giusto per darti un’infarinatura di base, ad ogni modo, esaminiamo insieme le opzioni che hai a disposizione.

Parquet massello

Il parquet massello è considerato il parquet per antonomasia, in quanto le sue doghe sono interamente realizzate in legno massiccio dell’essenza da te indicata, senza l’aggiunta di strati meno nobili.

Parquet prefinito

Il parquet prefinito, al contrario, è composto da vari strati pre – assemblati e si presenta già completo della finitura finale. Una caratteristica, quest’ultima, che invece non compare nel parquet grezzo che, come s’intuisce dal suo stesso nome, viene posato in uno stato “embrionale”, offrendoti così la possibilità di rifinirlo a piacere.

Parquet grezzo

Il parquet grezzo si caratterizza per una posa “al naturale”, ossia priva della finitura finale, che è a tua assoluta discrezione. Molte persone lo apprezzano proprio per la possibilità di lasciarlo così com’è, vale a dire con una superficie “grezza” in grado di valorizzare le “imperfezioni” del legno, con i suoi nodi e le sue innumerevoli (e bellissime) sfumature di colore.

Parquet naturale

Il parquet naturale rappresenta la soluzione più ecologica in assoluto, essendo interamente composto da materiali reperibili in natura, nonché da legno proveniente da foreste certificate. Parliamo pertanto di un vero e proprio pavimento sostenibile che, oltre a essere rispettoso dell’ambiente, è in grado di farti assaporare l’autentico calore del legno.

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La scelta dell’una o dell’altra tipologia, ovviamente, spetta solamente a te. Ciò che conta, tuttavia, è che tu sia consapevole di cosa significa camminare su un rivestimento di questo tipo, conoscendone vantaggi e svantaggi.

Vantaggi e svantaggi del pavimento in legno

I vantaggi del parquet tendono a risultare piuttosto evidenti. Il parquet in legno è da sempre sinonimo di classe ed eleganza e possiede il grande merito di sposarsi con qualsiasi stile d’arredamento: da quello rustico a quelli più moderni e attuali.

Oltre a questo, il legno è il materiale ecologico per antonomasia ed è noto per essere un eccellente conduttore termo – acustico. Senza poi trascurare l’incredibile sensazione di benessere che potrai sperimentare camminando a piedi nudi sul tuo pavimento in legno!

Oltre a questo, occorre poi sfatare il mito secondo cui il parquet sarebbe un rivestimento adatto solamente a certi ambienti della casa: grazie agli attuali metodi di posa, infatti, questa pavimentazione funziona benissimo anche in stanze notoriamente umide come il bagno e la cucina.

pavimenti in legno

Stando così le cose, pertanto, sembrerebbe non esistere alcuna ragione per rinunciare a questa bellissima pavimentazione in legno. La verità, tuttavia, è che la soluzione d’arredo perfetta, esente da difetti, non è stata ancora inventata e molto probabilmente non lo sarà mai.

Non lasciarti ammaliare da foto suggestive di soggiorni con pavimento in parquet, nemmeno se emanano un calore tale da riuscire a “sentirlo” anche in fotografia. Il fatto che questo rivestimento sia perfetto sulla carta, infatti, non significa affatto che sortirebbe lo stesso effetto applicato al pavimento di casa tua. E i motivi di questa incongruenza possono essere i più diversi.

Come capire se sei un “tipo da parquet”

Una delle ragioni principali che spingono le persone a dotarsi del parquet è dato dalla sua indiscutibile bellezza estetica. Il fatto che questa pavimentazione soddisfi l’occhio, tuttavia, non la rende automaticamente in grado di soddisfare anche le altre esigenze, decisamente più importanti della semplice bellezza visiva.

Se, per esempio, ti piace l’idea di fare una scelta ecologica, dovresti necessariamente orientarti verso il parquet naturale: l’unico fabbricato interamente con materiali sostenibili. Ma il parquet naturale, proprio per via delle sue caratteristiche, necessita anche di cure e attenzioni: sei certo di potergliele garantire?

A prescindere dalla tipologia di parquet che andrai a scegliere, ad ogni modo, devi anche tenere conto delle persone con cui vivi: un conto è se conduci un’esistenza da single o in coppia, un altro se possiedi una famiglia numerosa, composta da bambini piccoli e magari anche da qualche animale domestico. Questi ultimi, in particolare, zampettando allegramente sul parquet, potrebbero facilmente danneggiarne l’estetica delicata.

pavimento in legno

Senza poi trascurare il fatto che uno dei grossi limiti del parquet è il fatto di non risultare idoneo al riscaldamento a pavimento, il che significa che, se pensavi di adottare entrambe le soluzioni, dovrai purtroppo fare una scelta.

Il motivo per cui ti stiamo dicendo tutto questo, ad ogni modo, non è certamente per farti rinunciare all’idea del parquet. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di non farti prendere decisioni avventate, facendoti consigliare da professionisti del mestiere in grado di trovare la soluzione più adatta al tuo caso.

Pavimenti in legno: il segreto per trovare quello perfetto per te

Nel mondo dell’interior design esistono due differenti tipologie di professionisti:

  • quelli che si limiteranno a posarti il parquet, senza minimamente tenere conto della tua situazione personale;
  • quelli che ti aiuteranno a capire se e quanto un pavimento in legno possa fare al tuo caso, individuando insieme a te la soluzione più consona.

Nel primo caso il rischio sarà quello di posare una costosa pavimentazione, salvo poi renderti conto di non essere in grado di gestirla, né tanto meno di preservarne la bellezza. Nel secondo, invece, potrai comunque ottenere un bellissimo pavimento in legno, se è ciò che desideri, ma posato in maniera tale da rispettare le tue reali esigenze.

E il secondo caso rispecchia esattamente il modo in cui lavoriamo con Abitativo®. Il nostro obiettivo è infatti quello di soddisfare le reali esigenze delle persone, nel pieno rispetto dei loro desideri. Per farlo, usiamo un metodo suddiviso in step altamente efficace e comprovato che, partendo da una Diagnosi iniziale, ci permette di capire quali sono le tue necessità e di trovare una soluzione in grado di soddisfarti al 100%!

Quindi, ora che conosci le caratteristiche del parquet e hai compreso quanto sia importante studiare una soluzione in linea con le tue esigenze e il tuo stile di vita, non ti resta che contattarci per progettare insieme a noi il pavimento in legno perfetto per te! Per sapere come facciamo:

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loft arredo

Arredare un loft: idee e consigli utili

Nato nella New York di fine anni Settanta, il loft è il simbolo per antonomasia di uno stile di vita alternativo e anti – convenzionale. Nonostante abbia subito una serie di modificazioni nel corso degli anni, il suo fascino si è preservato intatto fino ad oggi, al punto da rappresentare il sogno di molte persone.

Se hai la fortuna di possederne uno, o intendi acquistarlo, devi anche essere pronto ad affrontare il suo arredamento. Arredare un loft può infatti rivelarsi un’esperienza davvero entusiasmante, a patto ovviamente di sapere come fare.

Ecco perché noi di Abitativo® abbiamo deciso di venirti incontro, suggerendoti una serie di spunti e ispirazioni per arredare al meglio questo ambiente, così da sentirlo realmente come la TUA casa.

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Cos’è un loft e quali sono le sue caratteristiche

Un loft altro non è se non un vecchio edificio industriale, come un capannone o un magazzino, che viene adibito a casa privata. Di conseguenza, presenta delle caratteristiche particolari, diverse rispetto a quelle dei classici appartamenti, come ad esempio:

  • uno spazio molto ampio e privo di divisori;
  • un’altezza che supera di gran lunga i tradizionali 270 cm delle case moderne;
  • la presenza di elementi tipicamente industriali, come cavi, condotti di aerazioni e tubature, tutti rigorosamente a vista.

arredare un loft

Quest’ultima caratteristica, in particolare, predispone il loft a un arredamento in stile industriale, volto a valorizzare gli elementi già in vista e a trasformarli in veri e propri accessori di design.

Parliamo tuttavia di una semplice “predisposizione” e non certo di un obbligo. Il bello di questa struttura è proprio il fatto di poterla arredare in maniera molto libera, il che significa che non è affatto detto che lo stile del loft debba essere per forza quello industriale.

Se non apprezzi questo stile, pertanto, sei libero di esplorare idee alternative insieme al tuo interior designer, che saprà senz’altro arredare il loft nel rispetto di tuoi desideri ed esigenze personali. Tanto più che, prima di decidere ufficialmente di vivere in un loft, dovresti comunque avere ben presente i vantaggi e gli svantaggi offerti da questa peculiare soluzione abitativa.

Abitare in un loft: vantaggi e svantaggi di questa soluzione

Già solo esaminando le caratteristiche del loft, è possibile farsi un’idea abbastanza precisa dei pro e dei contro di questa soluzione. Se, per esempio, non ami particolarmente gli spazi ristretti, in un loft potresti trovarti a tuo agio, in quanto si tratta di una struttura dagli ampi e ariosi spazi, sia in orizzontale che in verticale.

Il loft è inoltre caratterizzato dalla presenza di grandi finestre, in grado di assicurarti un massiccio apporto di luce naturale, da sfruttare a tuo vantaggio. Per non parlare poi di tutte le idee originali e creative che puoi approntare per l’arredamento del loft che, sotto questo aspetto, ti permetterà davvero di sbizzarrirti.

Di contro, tuttavia, potresti soffrire di una certa mancanza di privacy e riscontrare delle difficoltà nell’approntare un adeguato progetto illuminotecnico, nonché nel riscaldare l’ambiente.

Ecco perché la cosa migliore da fare non è quella di cercare in rete i consigli su come arredare un loft, bensì affidare l’intero progetto nelle mani di un professionista esperto e competente in materia, in grado di approntare soluzioni d’arredo personalizzate e studiate su misura per te.

Chiarito questo, tuttavia, nulla ti vieta di lasciarti ispirare da alcune idee particolarmente affascinanti, che potresti sfruttare come fonti d’ispirazione da sottoporre al tuo interior designer.

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Le tre regole d’oro per arredare un loft

Per arredare un loft in maniera efficace ed esteticamente accattivante, bisognerebbe tenere conto della peculiarità della sua struttura e agire di conseguenza. Fermo restando che al primo posto dovresti sempre mettere le tue personali necessità, nonché i tuoi desideri, un loft è valorizzato nel momento in cui:

  • vengono conservati i suoi elementi originari, quelli che lo caratterizzano, come i già citati elementi industriali a vista;
  • si ragiona “in altezza”, approntando soluzioni che sfruttano lo spazio in verticale, come per esempio il soppalco;
  • viene massimizzata la luce naturale, valorizzando al massimo le grandi finestre e mantenendole al naturale, senza “soffocarle” con i tendaggi.

arredare un loft

Queste vengono considerate le tre “regole d’oro” per arredare un loft, in quanto mantengono la sua struttura unica pressoché inalterata. Ciò detto, tuttavia, parliamo pur sempre di un ragionamento “standard”, che non è affatto detto si sposi con i tuoi desideri: un discorso, quest’ultimo, che vale anche per i materiali e le finiture che caratterizzano il loft.

Per un’abitazione di questo tipo, infatti, vengono spesso consigliati materiali grezzi e naturali come il mattone o il cemento, ma anche soluzioni tipicamente industriali come la resina.

Questo, però, non significa certo che non se ne possano preferire altri: se, per esempio, hai sempre avuto una passione per il parquet in legno naturale, dovresti comunicarla al tuo progettista di fiducia, che sarà senz’altro in grado di trovare il modo migliore di adottarla per il tuo loft.

Tre idee originali per arredare un loft

Ora che hai ben presente com’è fatto un loft e quali sono gli aspetti che potresti valorizzare con l’arredamento, esaminiamo insieme tre possibili soluzioni che, come ti abbiamo già spiegato, altro non sono se non semplici spunti da discutere insieme al tuo interior designer.

Arredare un loft con soppalco

Fermo restando che la realizzazione di un soppalco è soggetta a delle norme ben precise, in un loft rappresenta indubbiamente una soluzione strategica, nonché quella che valorizza meglio il suo ampio spazio in verticale. I vantaggi derivanti da un progetto di questo tipo, del resto, si sprecano davvero:

  • potrai, per esempio, ottenere una perfetta suddivisione della zona giorno e della zona notte, “relegandola” in cima al soppalco;
  • guadagnerai preziose metrature di spazio;
  • ti ritaglierai una piccola area isolata in cui la privacy sarà assicurata.

Come sempre, tuttavia, vale il discorso che ti abbiamo già fatto: quello di sottoporre una soluzione di questo tipo al tuo progettista, così da valutarne insieme a lui l’effettiva fattibilità.

Arredare un loft con i divisori in vetro

Una soluzione particolarmente gettonata per separare gli ambienti di un loft e garantire un minimo di privacy senza però “soffocare” lo spazio prevede di servirsi di eleganti divisori in vetro, in perfetto stile minimal. Questo materiale è infatti disponibile in una serie di finiture diverse, come ad esempio quella opacizzata, che ti consentono di preservare la tua privacy senza ricorrere ad antiestetici muri in cemento.

Arredare un loft con soluzioni d’arredo insolite

Data la sua peculiarità, il loft si presta molto a soluzioni d’arredo particolarmente insolite e creative. Potresti, per esempio, installare un’altalena (o perfino un’amaca!) al centro del soggiorno, predisponendo così un’originale seduta di design per i tuoi momenti di relax.

loft arredo

Oppure approfittare dell’ampia metratura che hai a disposizione per installare un vero e proprio angolo bar in cucina, in pieno stile americano. O, ancora, realizzare una sorta di controsoffitto in cordame, all’insegna di una soluzione sospesa enormemente creativa, che ti permetterebbe di ritagliarti un inedito angolo di relax dal quale osservare il mondo dall’alto.

Quelle che ti abbiamo elencato sono soltanto alcune delle innumerevoli soluzioni che puoi adottare per il loft che, più di ogni altra cosa, dovrebbe rappresentare lo specchio della tua personalità, ed essere quindi arredato secondo le tue personali esigenze.

Questo, del resto, è esattamente ciò che facciamo con Abitativo®, un efficace sistema in step che, partendo da una Diagnosi iniziale, è in grado di cogliere appieno le tue reali necessità, garantendoti un progetto su misura e interamente pensato sulla base dei tuoi gusti e desideri.

Quindi, ora che conosci le caratteristiche del loft, nonché i vantaggi e gli svantaggi che questa soluzione è in grado di offrirti, non ti resta che contattarci per arredarlo secondo i tuoi desideri e necessità. Per saperne di più:

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progettare camera matrimoniale

Progettare la camera matrimoniale: a cosa fare attenzione

Progettare la camera matrimoniale è un lavoro nient’affatto da poco, poiché il risultato andrà a incidere direttamente sul tuo benessere e su quello della persona che dorme insieme a te. La camera da letto, del resto, è il simbolo indiscusso della zona notte: un’area della casa tradizionalmente votata al relax e al riposo, che dovrebbero sempre essere garantiti.

Per conseguire questo importante obiettivo, tuttavia, nulla dev’essere lasciato al caso e ogni singolo aspetto del progetto dev’essere attentamente studiato e pensato sulla base delle tue personali esigenze.

Ecco perché noi di Abitativo® abbiamo preparato per te una serie di consigli e spunti relativi a come progettare correttamente le camere matrimoniali, onde evitare di commettere errori che potrebbero precludere il tuo futuro riposo.

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Come progettare la camera matrimoniale: gli aspetti da tenere in considerazione

Progettare camere matrimoniali significa, in un certo senso, penetrare nella sfera più intima di una persona, conoscendo aspetti di lei che, in circostanze normali, non ti rivelerebbe neppure. Del resto, pensaci un attimo: nel momento in cui affidi il progetto della tua camera matrimoniale a un professionista di fiducia, se vuoi un lavoro eseguito a regola d’arte, dovrai lasciare da parte imbarazzo e timidezza, confidandogli senza troppi giri di parole come ti piace dormire e quali devono essere le caratteristiche della tua camera matrimoniale.

Al di là degli aspetti più strettamente personali, che rivestono un’importanza fondamentale, nel progettare la camera matrimoniale è comunque d’obbligo tenere conto anche di alcuni fattori generali. Scopriamo insieme quali sono.

Lo spazio a disposizione nella camera matrimoniale

A seconda della metratura di spazio che hai a disposizione, dovrai valutare quali idee adottare insieme al tuo progettista.

Fermo restando il fatto che molto dipende dal risultato che vuoi ottenere, se l’ambiente si presenta particolarmente piccolo, potresti considerare la possibilità di adottare un mobilio salvaspazio, come ad esempio un bel letto matrimoniale munito di cassettoni. Viceversa, nell’ambito di una camera più ampia, potresti invece installare una spaziosa cabina armadio.

progettare cabina armadio

Tutte idee che, al di là del fatto che possano piacerti o meno, devono essere attentamente valutate nell’ottica di un progetto basato sulle tue personali esigenze.

L’illuminazione della camera matrimoniale

L’illuminazione riveste sempre un’importanza primaria, ma assume un valore ancora maggiore all’interno della camera da letto, dove l’adozione delle giuste luci è a dir poco fondamentale. Anche in questo caso, tutto parte da come intendi sfruttare la camera matrimoniale: la userai soltanto per dormire? O ci passerai del tempo anche per leggere/guardare la tv?

Già solo dalle risposte che darai a queste domande, sarà possibile capire il tipo d’illuminazione che ci vuole. Se, per esempio, hai intenzione di ritagliarti un piccolo angolo lettura, dovrai necessariamente predisporre una lampada orientabile che ti permetta di godere del massimo apporto di luce; in caso contrario, invece, potrai limitarti ad adottare un’illuminazione piacevolmente calda e adibita al relax.

Lo stile della camera matrimoniale

Più che di stile, sarebbe meglio parlare degli stili della camera matrimoniale, in quanto le possibilità a tua disposizione si sprecano davvero. Arredare secondo un determinato stile significa infatti definire il “carattere” dell’ambiente, adottando i colori e i materiali tipici di quello stile.

Va da sé, naturalmente, che anche in questo caso non ci sono regole scritte da seguire e il fatto che tu ti senta attratto, per esempio, dallo stile rustico, non significa che tu debba adottarne le caratteristiche in maniera “dogmatica”.

Quello che conta, infatti, è che la tua camera matrimoniale rispecchi pienamente i tuoi gusti e necessità e, se per farlo devi variare leggermente le caratteristiche di uno stile, allora ben venga!

progettare camera matrimoniale

Già solo tenendo in considerazione questi tre semplici aspetti, sarai a metà dell’opera, tanto che arredare la camera matrimoniale ti risulterà molto più facile. Questo, tuttavia, è proprio il momento in cui non devi abbassare la guardia, poiché il rischio di commettere errori è altissimo!

Progettare la camera matrimoniale: gli errori da non fare

Quando in un ambiente si riscontrano degli errori legati al suo arredamento, a monte c’è sempre un progetto sbagliato. Ma quali sono, esattamente, gli errori in cui potresti incorrere nell’arredare la tua camera matrimoniale?

Anche in questo caso, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Capita molto spesso, per esempio che, a camera già arredata, le persone si rendano conto di non avere un numero sufficiente di prese elettriche e/o di averle installate in una posizione decisamente scomoda.

Immagina per esempio di essere abituato a usare il cellulare come sveglia e di considerare un “must” irrinunciabile la lettura delle mail mentre ti trovi ancora a letto. Come ci rimarresti se ti rendessi conto che la presa per ricaricarlo si trova nell’angolo in basso di fianco all’armadio? Saresti obbligato a lasciare il cellulare per terra a ricaricarsi, alzandoti dal letto non solo per leggere le mail, ma anche per spegnere la sveglia. Decisamente scomodo, non trovi?

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E siamo soltanto all’inizio. Molti errori sono causati anche dal fatto di non tenere conto dello spazio che si ha effettivamente a disposizione. Ricordi l’esempio di prima, relativo all’inserimento di un letto matrimoniale con i cassettoni, nell’ambito di una camera piccola?

Ebbene, immagina di rimandare la decisione del letto da prendere a camera già completata, salvo poi scoprire che il modello che ti piace non ci sta, in quanto ti ostruirebbe letteralmente il passaggio.

Oppure pensa a quanto ti sentiresti seccato se non potessi realizzare il riscaldamento a pavimento che hai sempre sognato per la tua camera matrimoniale, solo perché il pavimento è già stato posato e non risulta idoneo a questo tipo d’impianto. In casi come questi, per tua enorme sfortuna, hai a disposizione soltanto due opzioni, una peggio dell’altra:

  • far eseguire nuovi lavori per rimediare agli errori commessi (con relativa spesa aggiuntiva!);
  • ingoiare il rospo e tenerti la camera matrimoniale così com’è, anche se non ti soddisfa.

E se invece ti dicessimo che tutto questo può essere evitato a monte, adottando un modo diverso di progettare la camera matrimoniale?

Come progettare una camera matrimoniale senza errori

Gli errori che ti abbiamo precedentemente elencato sono tutti frutto di una progettazione sconsiderata, che si basa su un modo di costruire e di fabbricare in pieno stile “elenco della spesa”. In sostanza è come se avessi tra le mani un lungo elenco di cose da fare, l’una dopo l’altra, e ti limitassi a “spuntarle” quando le hai fatte: prima gli impianti, poi i rivestimenti, poi l’illuminazione, ecc….

Agire in questo modo, tuttavia, rappresenta il modo migliore di commettere gli errori di cui sopra. Per evitarli, infatti, esiste una sola e unica maniera, che prevede di stabilire sin da subito come sarà la camera matrimoniale, predisponendo un progetto completo al 100% che tenga conto di ogni singolo aspetto.

progettare camera matrimoniale con errori

Riallacciandoci agli esempi fatti prima, agendo in questo modo ti sarà possibile realizzare un riscaldamento a pavimento, in quanto tale intenzione verrà messa in chiara sin da subito, così come verrà stabilito un tipo di pavimento idoneo a questa soluzione.

Capisci anche tu che, ragionando in quest’ottica, commettere degli errori diventa praticamente impossibile! E noi di Abitativo® lo sappiamo bene, in quanto questo è esattamente il modo in cui lavoriamo. Grazie al nostro efficace sistema in step e attraverso una Diagnosi personalizzata, siamo in grado di realizzare progetti su misura, basati sulle specifiche esigenze di coloro che ce ne fanno richiesta.

Quindi, ora che sai quali sono gli aspetti da tenere in considerazione nel progetto di una camera da letto e hai compreso quanto siano importanti i tuoi desideri, anche quelli apparentemente più “superficiali”, non ti resta che contattarci per realizzare insieme a noi il tuo personale progetto! Per sapere come facciamo:

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illuminazione indiretta

Illuminazione indiretta del controsoffitto: quando e perché conviene

Se hai la fortuna di possedere un bel controsoffitto, magari in soggiorno, potresti aver accarezzato l’idea di valorizzarlo con l’illuminazione indiretta, al fine di creare una resa più soffusa e ottenere così un effetto piacevolmente suggestivo. Ma sei certo di conoscere tutti gli aspetti relativi a questa particolare tipologia d’illuminazione, inclusi gli eventuali svantaggi?

Noi di Abitativo® abbiamo pensato di fornirti una panoramica completa sull’illuminazione indiretta del controsoffitto, valutando con attenzione i pro e i contro di questa soluzione, con l’obiettivo di rispondere alla domanda più importante: si tratta di una tipologia d’illuminazione realmente conveniente? Scopriamolo!

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Come illuminare il controsoffitto: luce diretta vs luce indiretta

Cominciamo subito con il chiarire che la luce diretta e la luce indiretta vengono usate per scopi differenti. La prima, come s’intuisce chiaramente dal suo stesso nome, è il frutto di una fonte luminosa che illumina la stanza in maniera diretta, focalizzandosi perciò sugli oggetti che si trovano nel raggio del suo fascio luminoso.

Nell’ambito di un controsoffitto, pertanto, questa tipologia d’illuminazione può essere ottenuta attraverso l’installazione dei classici faretti a led che puntano verso il basso, illuminando direttamente tutto quello che si trova lungo la loro traiettoria. Viceversa, per ottenere una luce indiretta, occorre invece che le luci puntino verso l’alto, illuminando direttamente il soffitto, mentre il resto della stanza viene illuminato “di riflesso”, ossia in maniera indiretta.

Come puoi intuire tu stesso, pertanto, si tratta di due differenti modalità d’illuminare l’ambiente, usate per scopi e motivazioni differenti. La luce diretta, diversamente da quella indiretta, offre il merito di valorizzare alcuni punti particolari della stanza. Applicata al controsoffitto del soggiorno, per esempio, potrebbe rappresentare un modo ottimale di valorizzare il divano, illuminandolo dall’altro e trasformandolo così nel focus dell’ambiente.

illuminazione diretta

Un altro perfetto esempio di luce diretta è dato dalla lampada da lettura, progettata per dirigere il proprio fascio luminoso sul libro che stai leggendo, al fine di garantirti la migliore illuminazione possibile ed evitare di affaticarti la vista.

In un certo senso, pertanto, si potrebbe affermare che la luce diretta abbia degli scopi prettamente pratici, seppure possieda anch’essa una sua personale estetica. Estetica che è comunque completamente diversa da quella ottenuta con l’illuminazione indiretta.

Illuminazione indiretta del controsoffitto: quando e perché usarla

Inserire una fonte d’illuminazione indiretta nel controsoffitto significa creare un’illusione di vastità, in quanto la luce ottenuta si sprigionerà nell’ambiente in maniera perfettamente uniforme, sortendo anche una piacevole atmosfera soffusa.

Adottando dei led con una temperatura compresa tra i 2000 e i 3000 gradi Kelvin, oltretutto, la luce emessa risulterà piacevolmente calda: perfetta per valorizzare al massimo l’atmosfera di relax generale.

illuminazione indiretta

A tutto questo occorre poi aggiungere la peculiare estetica garantita da un’illuminazione indiretta che punta al soffitto: l’effetto ottenuto sarà infatti quello di percepire la luce senza però vedere con chiarezza la fonte che la emette, all’insegna di una resa estetica piacevolmente elegante e minimal.

Questo è il motivo per cui, se decidi d’installare una luce indiretta, la “regola” generale prevede molto spesso di servirsi di eleganti barre a led che, installate nel controsoffitto, massimizzano ulteriormente la resa discreta e raffinata di questa particolare soluzione luminosa.

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In conclusione, pertanto, è possibile affermare che l’adozione di un’illuminazione indiretta è consigliata nel momento in cui desideri creare un’atmosfera piacevolmente soffusa, magari in un ambiente come il living o la camera da letto: due stanze solitamente associate al relax. Questo, almeno, se affrontiamo la questione a livello generale.

Perché l’illuminazione indiretta potrebbe non essere adatta a te

Uno dei motivi per cui ti senti affascinato dall’illuminazione indiretta potrebbe essere dettato dal fatto che un tuo amico l’ha adottata per il suo soggiorno e hai apprezzato l’atmosfera che è riuscito a creare. Più semplicemente, potresti aver adocchiato una fotografia su qualche sito web d’interior design, che ti ha spinto a desiderare di ottenere lo stesso effetto anche in casa tua.

Il problema, come purtroppo spesso accade, è che ciò che ti sembra entusiasmante all’inizio, potrebbe invece infastidirti con l’andar del tempo. Fermo restando il fatto che quello che appare bello in casa degli altri o in fotografia non è affatto detto che sortisca lo stesso effetto in casa tua, devi anche tenere conto degli inevitabili “svantaggi” dell’illuminazione indiretta, che si traducono in un ambiente scarsamente illuminato e che alla lunga potrebbe apparirti “spento”.

A differenza della luce diretta, con quella indiretta non potrai mai valorizzare elementi di particolare pregio del tuo soggiorno (come ad esempio il già citato divano), in quanto tutto verrà illuminato allo stesso modo, in maniera perfettamente uniforme, financo monotona.

Con questo, naturalmente, non vogliamo certo affermare che l’illuminazione indiretta rappresenti una pessima soluzione a prescindere. Al contrario: magari è esattamente ciò che serve alla tua casa, o magari no. L’unico modo che hai per esserne certo consiste nell’affidarti alla competenza di un abile interior designer: una persona in grado di effettuare una valutazione accurata della tua casa e delle tue esigenze, stabilendo con sicurezza se l’illuminazione indiretta del controsoffitto possa realmente fare al caso tuo o meno.

L’importanza di un progetto personalizzato di illuminazione indiretta

Partire da un progetto personalizzato rappresenta sempre il modo migliore di muoversi. Noi di Abitativo® ci serviamo infatti di un efficace e comprovato sistema suddiviso in step che, partendo da una Diagnosi iniziale, è in grado di cogliere appieno le tue reali esigenze e necessità, individuando con precisione la soluzione migliore per la tua casa.

Questo discorso si applica ovviamente anche all’adozione della luce indiretta, della quale hai ormai appreso pregi e difetti. Quindi, ora che sei preparato sull’argomento, sei libero di contattarci per parlarne in maniera più “personalizzata” e approntare insieme a noi un progetto pensato su misura per te e per la tua casa! Nel frattempo, se vuoi sapere come lavoriamo:

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mobili classici e moderni

Abbinare mobili classici e moderni: consigli e ispirazioni di design

L’idea di abbinare mobili classici e moderni, all’insegna di un arredamento “misto” è indubbiamente originale e creativa. Contrariamente a quanto molti pensino, infatti, non si tratta soltanto di una soluzione fattibile, ma addirittura vincente!

Ecco perché noi di Abitativo® abbiamo preparato per te una serie di consigli e ispirazioni di design dedicate proprio a questa originale tipologia di arredo, al fine di dimostrarti che, se posizionati nel modo corretto, i mobili classici e quelli moderni possono convivere armoniosamente, garantendoti una resa estetica unica nel suo genere.

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Come abbinare mobili classici e moderni: gli aspetti di cui tenere conto

Per realizzare efficacemente un arredo antico e moderno insieme, ci sono alcuni aspetti di cui è bene tenere conto. Fermo restando il fatto che, dato che l’arredamento in questione verrà allestito all’interno della tua casa, tali aspetti dovranno sempre essere riletti nell’ambito della stessa, nonché delle tue esigenze e necessità personali. Ad ogni modo, le “regole” alla base di un arredamento mix tra classico e moderno prevedono di:

  • scegliere uno stile preciso, onde evitare di creare troppa confusione. Se, per esempio, scegli di prediligere l’arredo contemporaneo, allora limitati a inserire non più di due o tre mobili antichi;
  • prestare attenzione agli ingombri, evitando di accatastare mobili a casaccio. Al contrario, una buona distanza tra i mobili antichi e quelli moderni permetterà all’occhio di interpretarli secondo una prospettiva ordinata;
  • attenersi alla stessa palette cromatica, evitando di mescolare colori che c’entrano poco l’uno con l’altro;
  • non esagerare con gli accessori. Un mobile antico è già bello di suo, non serve decorarlo con accessori inutili. Meglio attenersi allo slogan minimalista “Less is more”;
  • sbizzarrirti con i contrasti. Hai optato per un arredamento minimal? Valorizzalo con un unico mobile in stile barocco. Il tuo soggiorno si presenta ricco di orpelli e complementi d’arredo? Spezza il “mood” con un mobile in stile contemporaneo dalle linee semplici ed essenziali.

Come ti abbiamo spiegato prima, tuttavia, queste “regole” sono da intendersi a livello standard. Applicate alla tua casa, infatti, potrebbero non valere, o comunque essere interpretate in modo diverso. Ecco perché, prima di impegnarti in un progetto di questo tipo, dovresti discuterlo insieme al tuo interior designer di fiducia, il quale saprà senz’altro consigliarti come abbinare mobili classici e moderni nel rispetto delle tue personali necessità.

Esempi di abbinamento di mobili classici e moderni

Dopo aver chiarito quali sono gli aspetti di cui tenere conto nell’ambito di un arredamento mix tra classico e moderno, vediamo di scendere più nel concreto, proponendoti qualche potenziale idea su come metterlo in atto nei vari ambienti della casa.

Mobili classici e moderni nel living

Abbinare classico e moderno nella zona più vissuta della casa significa tener conto dello stile di base che hai deciso di conferirle e agire di conseguenza.

Un’ottima idea, sempre nell’ottica del “Less is more”, è quella di optare per un arredo prevalentemente moderno, dedicando a quello antico un angolo particolare, sul quale verrà inevitabilmente concentrata l’attenzione.

Potresti, per esempio, allestire un piccolo angolo lettura con una poltrona imbottita dal design anticato, oppure inserire un vecchio mobile scrittoio che, oltre a fare bella mostra di sé, ti garantirebbe un angolo confortevole e tranquillo dove rifugiarti a fare i conti o a compilare la lista della spesa.

abbinare mobili classici e moderni

Mobili classici e moderni in cucina/sala da pranzo

La cucina/sala da pranzo è un altro ambiente della casa che si presta molto alla realizzazione di un arredamento moderno e antico insieme. L’inserimento di un vecchio tavolo in legno massiccio, comprensivo di sedie dal design retrò, potrebbe rappresentare un’idea eccellente nell’ambito di un ambiente in stile contemporaneo, trasformandosi nel focus della stanza.

mobili classici e moderni

Mobili classici e moderni in camera da letto

Il mix tra classico e moderno prosegue anche in camera da letto: un ambiente che ti offre diverse soluzioni. Una su tutte prevede ovviamente di puntare sul letto, magari scegliendo un modello a baldacchino, dal design antico e con la struttura in ferro battuto.

In alternativa, puoi optare per un bel lampadario centrale in stile barocco, oppure per un vecchio comò e/o armadio in stile “casa della nonna” (magari preso proprio da lì!). Il segreto, lo ribadiamo, è quello di non esagerare e puntare su pochi elementi classici di grande effetto, così da concentrare l’attenzione su di essi senza scadere nell’effetto “mercatino dell’usato”.

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Va da sé, naturalmente, che gli esempi che ti abbiamo proposto sono da intendersi alla stregua di semplici ispirazioni da discutere in fase di progettazione, in quanto non è affatto detto che risultino idonee alla tua abitazione o ai tuoi gusti personali. Da qui l’importanza di interpretarle come il frutto di un progetto personalizzato, che tenga conto di tutti i possibili pro e contro di un arredamento di questo tipo.

Abbinare mobili classici e moderni: una soluzione che conviene?

Stabilire a priori se l’abbinamento tra classico e moderno convenga davvero non è ovviamene possibile, in quanto le variabili che entrano in gioco sono oggettivamente tante e, soprattutto, dipendono molto dall’abitazione in questione e dalle persone che ci vivono.

Come avrai certamente notato, le soluzioni che ti abbiamo suggerito mirano più che altro a inserire elementi classici nell’ambito di arredamenti contemporanei. Così facendo, infatti, otterrai due importanti vantaggi:

  • valorizzerai al massimo i mobili antichi, che “spiccheranno” su quelli moderni;
  • potrai comunque contare su un arredamento moderno ed efficiente, comprensivo di tutti i comfort.

Optare per la soluzione contraria, infatti, ossia adottare un arredamento classico all’interno del quale inserire pochi mobili moderni, non sortirebbe il medesimo effetto scenografico, per quanto ovviamente non sia certamente vietato.

Magari, in questo secondo caso, più che sui mobili moderni potresti puntare sugli accessori contemporanei. Un esempio, a tal proposito, potrebbe essere quello di inserire una tv smart di ultima generazione nell’ambito di un soggiorno arredato in stile classico.

Come sempre, la cosa veramente importante è quella di evitare lo sgradevole effetto del “pugno in un occhio”: un ulteriore motivo per non agire da solo, ma farti consigliare dal tuo progettista di fiducia, che sarà senz’altro in grado di individuare le combinazioni tra mobili antichi e moderni più adatte per la tua casa.

Questo, del resto, è esattamente ciò che facciamo in Abitativo®. Grazie a un efficace e comprovato sistema, suddiviso in 12 step, siamo in grado di progettare soluzioni su misura per chiunque ce ne faccia richiesta, nel rispetto delle sue esigenze e necessità. Il segreto, infatti, è quello di partire da una Diagnosi personalizzata della casa e di coloro che vi abitano, individuando idee e proposte ad hoc appositamente pensate per loro.

Quindi, ora che sai come abbinare mobili classici e moderni, non ti resta che contattarci per trovare la soluzione che si sposa meglio con le tue personali esigenze! Per sapere come facciamo:

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arredo francese living

Arredo francese: trucchi e consigli per realizzarlo nella tua casa

Se hai visitato Parigi e sei rimasto affascinato dallo stile d’arredo francese, non possiamo certo darti torto. La capitale della Francia, del resto, non è famosa soltanto per la Tour Eiffel e per il museo del Louvre, ma anche per le sue abitazioni splendidamente arredate, caratterizzate da uno stile suggestivo in grado di coniugare efficacemente l’eleganza del passato con le comodità attuali.

Forse, invece, a Parigi non ci hai mai messo piede, ma sogni comunque una casa che possa farti vivere quelle magiche atmosfere

Quindi, se stai accarezzando l’idea di adottare l’arredo francese anche in casa tua, ti trovi nel posto giusto. Noi di Abitativo® abbiamo infatti preparato per te una serie di trucchi e consigli dedicati all’arredamento in stile francese, che ti aiuteranno a capire non solo come realizzarlo in casa tua, ma anche se e quanto ne valga la pena.

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Cos’è l’arredo francese e quali sono le sue caratteristiche

Ciò che rende gli arredamenti francesi così affascinanti è il fatto di essere il frutto di un progetto attento e oculato: un vero e proprio studio volto a collocare ogni singolo arredo nel punto giusto, con l’obiettivo di rendere l’abitazione elegante e lussuosa senza scadere nel pacchiano.

Alla base dello stile parigino, pertanto, vi è il desiderio di rievocare l’eleganza degli arredi classici in maniera innovativa, mescolando pezzi d’antiquariato con elementi moderni. Questo, almeno, a livello generale.

La verità, infatti, è che ogni progetto d’interior design fa caso a sé ed è quindi importante saper interpretare le caratteristiche di uno stile sulla base dei propri gusti ed esigenze. Nel caso dell’arredo francese, per esempio, gli stilemi che lo contraddistinguono sono:

  • pareti bianche o comunque in tono neutro e delicato;
  • pavimenti in parquet, preferibilmente a spina di pesce francese;
    dettagli in oro o in nero;
  • uso del verde e/o decorazioni in stile “jungle”;
  • presenza di elementi dal design retrò, come un lampadario “Chandelier” o un’elegante boiserie.

Lo stile francese, come puoi capire tu stesso da queste prime “regole”, prevede l’unione di elementi importanti e vistosi, perciò non è facile trovare il giusto equilibrio. Per capire come creare ambienti armoniosi ispirati allo stile d’arredamento francese, senza ritrovarti con stanze caotiche o poco armoniche, è necessario scendere più a fondo, analizzando ciascun ambiente della casa e interpretandolo secondo i “dettami francesi”.

Come adottare l’arredo francese a seconda dell’ambiente

Ora che sai quali sono gli stilemi generali dello stile d’arredamento parigino, cerchiamo di tradurli a seconda dell’ambiente, per capire come cambiano in base alla stanza della casa nella quale vengono adottati.

Arredo francese nel living

Nello stile francese, il living rappresenta in assoluto l’ambiente più importante. Lo si potrebbe definire, in un certo senso, il “biglietto da visita” dell’intera casa, in quanto è la stanza che, più di tutte le altre, si presta meglio a essere arredata secondo gli stilemi che abbiamo precedentemente elencato.

Un soggiorno parigino sarà infatti caratterizzato da un elegante parquet, sopra il quale troverà posto un divano imbottito dal design ricercato. Potrai inoltre vivacizzare la parete bianca (o comunque di colore neutro) con la già citata boiserie e completare il tutto con un raffinato lampadario dal design retrò.

arredo francese living

Questo, quantomeno, sarebbe lo scenario standard. Ma, come non ci stancheremo mai di ripetere, in un progetto d’interior design non esiste lo standard, ma solo l’arredamento perfetto per quella determinata abitazione e per le persone che vi abitano. Ecco perché dovresti sempre rileggere qualsiasi consiglio sulla base delle tue personali necessità.

Arredo francese in camera da letto

La predilezione per gli arredi anticati prosegue anche in camera da letto, il cui focus potrebbe tradursi in un suggestivo letto a baldacchino, magari con una struttura in ferro battuto. Tieni conto che anche questo ambiente si presta molto bene all’adozione della boiserie, mentre sarebbe preferibile evitare il lampadario fastoso in favore di una o più applique dal design discreto ed elegante.

In ultimo, per dare un tocco ad hoc, potresti realizzare un piccolo angolo lettura a ridosso della finestra: una poltrona imbottita, una piantana per fare luce e, come direbbero i francesi, “Voilà! Le jeux sont faits!”.

Va da sé che, anche per la camera da letto, vale lo stesso discorso del soggiorno: se la descrizione che ti abbiamo proposto non incontra i tuoi gusti, non significa che devi per forza rinunciare all’arredo francese. Ti sarà infatti sufficiente affidarti all’aiuto di un abile interior designer, in grado di interpretare l’arredamento parigino sulla base delle tue personali preferenze.

arredo francese in camera da letto

Arredo francese in bagno

Il bagno è un altro ambiente della casa che si presta in modo particolare allo stile d’arredamento francese. Il focus, in questo caso, può tradursi in un’elegante vasca munita di piedini: un arredo perfettamente a tema!

In zona lavabo, invece, non può mancare un raffinato specchio dal design anticato, magari con una bella cornice color oro e, per completare il tutto, puoi sbizzarrirti ad arricchire l’ambiente con profumazioni ed essenze, come ad esempio le classiche saponette colorate tipicamente francesi.

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Arredo francese in cucina

Completiamo il giro della casa in stile francese occupandoci della cucina. Questo ambiente, a differenza degli altri, possiede infatti una maggiore versatilità, offrendoti la possibilità di declinare l’arredo francese in una serie di sfumature differenti. Potresti, per esempio, ispirarti allo stile francese provenzale, che strizza l’occhio allo stile country.

Oppure, in alternativa, mantenerti sul classico, optando anche qui per arredi ricercati e dal design retrò, con mobili in legno di colore chiaro e l’adozione di un elegante lampadario al centro del soffitto.

Il bello delle cucine in stile francese, del resto, è proprio il fatto di non seguire un’unica direzione, ma d’interpretare le caratteristiche parigine sulla base della resa estetica che si desidera conferire all’ambiente, che può puntare sia al lusso, sia all’eleganza “rustica” tipica dello stile country.

cucina francese

Consiglio finale: punta sugli accessori!

Uno dei segreti per interpretare al meglio un determinato stile d’arredamento prevede di puntare tutto sugli accessori giusti: un consiglio che vale ovviamente anche per l’arredo francese.

Sistemare oggettistica francese per la casa, per esempio, potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza: dalle già citate saponette colorate in bagno a un qualsivoglia accessorio che ricordi la Francia. Una stampa che riproduca la Tour Eiffel, magari posizionata sopra il divano; un cuscino dipinto con i colori della bandiera della Francia, o qualsiasi altro accessorio ti venga in mente che possa in qualche modo richiamare lo stile francese.

In alternativa, puoi puntare su stoffa e rivestimenti. I tessuti di rivestimento francesi spaziano infatti dai “semplici” cotone e lino a soluzioni più eleganti come lo chiffon e il taffetà. Come sempre, dipende tutto dalla tua personale interpretazione dell’arredo francese, nonché dalla resa finale che vuoi ottenere.

Come abbiamo più volte ribadito, infatti, le “regole” che hai appreso non sono da intendersi alla stregua di dogmi, bensì come delle preziose fonti d’ispirazione da discutere insieme al tuo progettista di fiducia che, basandosi sulla tua personale situazione, ti aiuterà a capire se l’arredo francese faccia realmente al caso tuo e come realizzarlo al meglio.

Questo sistema, del resto, è quello che usiamo noi di Abitativo®. Attraverso una serie di 12 step, che parte da una Diagnosi personalizzata, siamo in grado di cogliere appieno le reali necessità di una persona, realizzando un progetto d’arredo pensato appositamente per lei: sia che si tratti di adottare lo stile francese all’interno di una moderna casa italiana, sia nel caso di qualsiasi altra idea abbia in mente.

Pertanto, adesso che conosci nel dettaglio gli stilemi dell’arredo francese e sai come devi fare per portarlo nella tua casa, non ti resta che affidarti a noi per realizzare il progetto e assicurarti un risultato che rispecchi sia i tuoi gusti, sia il tuo modo di vivere quotidianamente la casa! Scopri come facciamo:

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arredamento stile americano

Arredamento in stile americano: come realizzarlo in casa tua

Chi di noi non ha mai sospirato d’invidia ammirando le bellissime villette americane? Queste case da sogno, che ci vengono costantemente propinate dai film e dalle serie tv made in USA, sembrano quasi troppo belle per essere vere. Ed effettivamente rappresentano una fortuna di cui possono godere esclusivamente le persone oltre oceano.

Ciò nonostante, se possedere un’abitazione del genere è e rimarrà sempre un sogno irrealizzabile, nulla ti vieta di copiare il suo arredamento interno, trasformando così la tua abitazione italiana in una tipica casa americana.

E, se ti stai chiedendo come puoi farlo, niente paura! Noi di Abitativo® abbiamo approntato una serie di consigli dedicati proprio all’arredamento in stile americano e a come riprodurlo all’interno della tua casa.

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Caratteristiche dell’arredamento in stile americano: quali sono?

Spazi ampi e luminosi, ingressi immensi e romantici arredi in legno sono soltanto alcune delle peculiarità che caratterizzano lo stile americano. Del resto, quando pensiamo al concetto di “casa”, la nostra mente ci riporta quasi istantaneamente l’immagine di una casa americana: un ambiente in cui si respira un’atmosfera di calore e convivialità, caratterizzato da uno stile piacevolmente intimo e famigliare. Ma quali sono le caratteristiche specifiche dell’arredamento americano? Ebbene, se dovessimo sintetizzarle in un breve elenco, dovremmo comprendere:

  • la presenza di grandi open space;
  • la predilezione per i colori neutri e terrosi;
  • l’uso massiccio del legno;
  • l’adozione di un’illuminazione il più possibile naturale e diffusa;
  • i rivestimenti in carta da parati.

arredamento in stile americano

Queste, in sostanza, sono le caratteristiche “standard” dell’arredamento in stile americano. Con la parola “standard” intendiamo dire che, se decidi di adottare degli arredi americani per la tua casa, non devi sentirti obbligato a basarti tassativamente sugli elementi elencati.

Trattandosi della TUA casa, sei tu che devi decidere se e quanto mantenerti fedele ai canoni statunitensi, che dovresti sempre rielaborare sulla base delle tue personali esigenze, magari con l’aiuto di un abile progettista d’interni.

L’ideale sarebbe infatti quella di discutere con lui l’arredamento di ogni singolo ambiente della casa, così da trovare il compromesso migliore tra lo stile americano, le tue preferenze personali, il tuo modo effettivo di vivere la casa ogni giorno e le caratteristiche stesse dell’abitazione, che magari ha poco in comune con una casa made in USA.

Come arredare le stanze della casa in stile americano

Se ti è mai capitato di ammirare gli interni delle case americane (e certamente sarà così), ti sarai senz’altro reso conto che sono caratterizzati da spazi molto ampi. Ciò nonostante, nel caso in cui casa tua fosse molto più piccola, puoi comunque adottare gli arredi d’Oltreoceano, a patto ovviamente di sapere come fare.

Quindi, fermo restando che quelle che stiamo per darti sono soltanto ispirazioni da discutere con il tuo interior designer in fase di progettazione, andiamo a scoprire come si traduce lo stile americano a seconda dei vari ambienti della casa.

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Arredamento in stile americano della cucina

Partiamo subito con il descrivere come sono le cucine all’americana, vista e considerata la grande importanza rivestita da questo ambiente della casa. Una cucina in stile “stelle e strisce” si presenta infatti molto ampia e spaziosa, caratterizzata da una massiccia luminosità ottenuta non solo per merito delle sue ampie finestre, ma anche dei numerosi punti luce dislocati in tutta la stanza.

Il suo arredamento è di stampo moderno, nonché superaccessoriato. Un grande frigorifero a due ante (magari proprio un modello americano!) è pressoché imprescindibile, così come il piano a isola circondato dagli immancabili sgabelloni. Tutti arredi che occupano indubbiamente molto spazio: uno spazio che la tua cucina potrebbe anche non possedere. Rivolgerti a un abile progettista, tuttavia, ti aiuterà a risolvere il problema.

cucina americana

Arredamento in stile americano del soggiorno

Il soggiorno americano, molto spesso, fa parte di un grande open space che comprende anche la cucina e/o la sala da pranzo. Fulcro della stanza è l’ampio divano, ovviamente posizionato di fronte all‘immancabile caminetto.

Ricorda infatti che arredare in stile americano significa arricchire la casa di calore e convivialità, motivo per cui il camino non può certamente mancare. Fortuna vuole che in commercio siano disponibili una molteplicità di modelli diversi, alcuni dei quali molto piccoli e perfetti anche per le più modeste abitazioni italiane.

Per quanto riguarda il resto degli arredi, invece, negli States vengono particolarmente apprezzati i tavolini da salotto posizionati sopra a grossi tappeti, mentre per decorare il muro si ricorre spesso alla carta da parati, magari limitandola a una parete soltanto.

Ricorda inoltre che gli americani prediligono le colorazioni neutre e soft, quindi dovresti possibilmente evitare le tonalità eccessivamente vivaci: un consiglio che, come tutti gli altri che ti stiamo dando, non devi comunque prendere alla lettera, ma “rileggere” in chiave personale.

Arredamento in stile americano del bagno

I bagni americani si presentano moderni ed eleganti al tempo stesso. Tra i materiali prediletti figurano il marmo e le piastrelle, mentre il design generale prevede di adottare linee pulite e geometriche.

Focus dell’ambiente è senza alcun dubbio la vasca, mentre lo specchio sopra il lavabo assume un’importanza primaria, catalizzando l’attenzione su di sé. L’adozione di qualche led scenografico, come ad esempio le luci in stile “camerino hollywoodiano” ti aiuterebbero a completare il tutto, aggiungendo un piacevole tocco cinematografico all’ambiente.

arredamento americano bagno

Arredamento in stile americano della camera da letto

Una camera da letto in stile americano presenta le stesse caratteristiche degli altri ambienti, a partire dalla luce intensa e diffusa proveniente dalle ampie finestre. Il focus della stanza, in questo caso, è dato dal grande letto posto al centro, ovviamente matrimoniale e ricco di morbidi cuscini.

Per un ulteriore tocco di classe, potresti creare una “zona relax” con una o due poltroncine, da sistemare sotto la finestra insieme a una bella lampada (o piantana) da lettura. Completa il tutto l’adozione, anche in questo caso, di tonalità neutre e delicate, in linea con quelle del resto della casa.

Arredamento in stile americano: come personalizzarlo per la tua casa

Come abbiamo già ampiamente chiarito, i consigli che ti abbiamo fornito finora sono da intendersi alla stregua di semplici fonti d’ispirazione: indicazioni da rileggere e reinterpretare secondo i tuoi gusti personali e, inevitabilmente, anche sulla base degli spazi che hai effettivamente a disposizione.

Se, per esempio, vivi in un appartamento, non devi per forza rinunciare al tuo sogno di arredarlo in stile americano: al contrario, prendila come una sfida suggestiva da affrontare insieme a un interior designer professionista, che saprà senz’altro offrirti le dritte migliori per adottare gli arredi a stelle e strisce anche in una casa piccola come la tua.

Senza poi trascurare il fatto che, così come nella moda l’accessorio costruisce tutto il look, anche nel campo dell’arredamento non dovresti mai sottovalutare le incredibili potenzialità di questi importanti elementi d’arredo.

In commercio puoi infatti trovare tantissime decorazioni in perfetto stile USA: oggetti dipinti con i colori della bandiera americana, stampe che riproducono celebri monumenti degli Stati Uniti, insegne originali che riportano indicazioni di strade famose, come la celeberrima “Route 66”, e via dicendo.

Dipende tutto dalla tua fantasia e dall’abilità del tuo arredatore, il cui compito dovrebbe essere quello di stilare un progetto personalizzato, volto ad adattare lo stile d’Oltreoceano alla tua casa.

Questo è per l’appunto il modo in cui lavoriamo noi di Abitativo® che, attraverso una serie di step e partendo da una Diagnosi iniziale, siamo in grado di realizzare progetti su misura e basati sulle esigenze di coloro che li richiedono. Quindi, ora che conosci le caratteristiche dello stile americano e sai come sfruttarlo per arredare la tua casa, non ti resta che contattarci per concretizzare il tuo sogno!

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arredo sale riunioni

Arredo delle sale riunioni: scopri come coniugare estetica e funzionalità

L’arredamento di una sala riunioni si prospetta molto spesso come una faccenda assai complicata. Del resto, parliamo di una stanza che deve rispondere a esigenze funzionali molto precise, motivo per cui è importante che i complementi d’arredo che andrai a inserire siano in grado di rispettarle.

Questo, tuttavia, non significa certo trascurare l’estetica. Al contrario, in una sala riunioni è d’importanza fondamentale creare un ambiente che risulti esteticamente accattivante, così da far sentire a proprio agio sia te che i tuoi colleghi.

E se ti stai domandando come si fa a coniugare l’estetica con la funzionalità, ti trovi nel posto giusto! Noi di Abitativo® abbiamo infatti preparato per te una serie di preziosi consigli dedicati all’arredamento delle sale riunioni, che ti permetteranno di trovare la giusta ispirazione.

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Di cosa tenere conto nell’arredo delle sale riunioni

Sala riunioni, sala conferenze, sala meeeting… A prescindere da come definisci questa stanza, la funzione che svolge è sempre la stessa ed è estremamente importante. Al suo interno, infatti, si prendono decisioni che riguardano il presente e il futuro dell’azienda, si accolgono i clienti e si stringono accordi. Queste attività devono avvenire in un luogo che ispiri alla concentrazione ma, allo stesso tempo, che faccia sentire le persone perfettamente a proprio agio.

Allo stesso tempo, una sala riunioni deve anche rappresentare l’azienda, il che significa che sarà necessario curarne l’estetica, al fine di trasmettere un’impressione positiva in chiunque vi metta piede per la prima volta. Del resto, prova a pensarci: se fossi un importante uomo d’affari chiamato da un’azienda a stringere un accordo di lavoro, e venissi accolto in una sala conferenze piccola e angusta, con muri scrostati e sedie scomode, come ti sentiresti?

Molto probabilmente, finiresti per non stringere alcun accordo. Questo perché è stato scientificamente dimostrato che, più una persona viene messa a proprio agio (anche fisicamente), maggiore sarà la sua predisposizione d’animo nei nostri confronti. E questo è per l’appunto l’obiettivo che devi riuscire a conseguire con l’arredo di una sala riunioni.

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Arredi per sale riunioni: quali sono e come posizionarli

Ora che sai quali sono gli aspetti da tenere presente nell’arredo delle sale riunioni, vediamo di scendere più nel dettaglio con la descrizione degli elementi che non possono assolutamente mancare. Va da sé, naturalmente, che quelli che stiamo per suggerirti sono semplici consigli standard, che sarai libero di rielaborare secondo le tue personali esigenze.

L’ideale sarebbe infatti quello di farti consigliare da un interior designer professionista, al quale potrai illustrare con precisione tutte le tue necessità, affidandoti a lui per trovare la soluzione in grado di soddisfarle tutte. Chiarito questo, pertanto, andiamo a esaminare insieme alcune possibili proposte.

Tavolo: l’arredo numero 1 delle sale conferenze

Tra i vari mobili per una sala conferenze, il tavolo è senza alcun dubbio quello che occupa il primo posto. Di fatto, non esiste una sala riunioni priva di tavolo. Esso è infatti il fulcro dell’ambiente, il luogo attorno al quale ti riunirai insieme ai tuoi colleghi e, in quanto tale, dovrebbe rispettare specifici requisiti.

Il primo e fondamentale fattore da considerare riguarda la sua grandezza, in quanto dovrebbe trattarsi di un tavolo di discrete dimensioni, in grado di ospitare senza problemi almeno una decina di persone. A tal proposito, pertanto, potresti pensare che un bel tavolone rettangolare rappresenti la soluzione perfetta ma, in realtà, tutto dipende dall’impressione che vuoi trasmettere.

La struttura rettangolare è infatti progettata per lasciare qualcuno a capotavola, qualcuno che trasmetterà l’impressione di essere più importante degli altri. Se questa è esattamente la sensazione che desideri suscitare, nessun problema. Se, al contrario, punti a creare un più rilassante senso di uguaglianza e omogeneità, allora molto meglio optare per un tavolo di forma ovale.

Trattandosi di una questione fondamentale, che condizionerà tutte le tue future riunioni, il consiglio è quello di parlarne al tuo progettista di fiducia, valutando insieme a lui la soluzione migliore.

arredo sale riunioni con tavolo

Sedie per sale riunioni: sì alla comodità, ma senza esagerare

Così come non esiste una sala riunioni senza un tavolo, a logica non esiste un tavolo senza sedie. Quelle destinate a una sala meeting, in particolare, dovrebbero risultare particolarmente confortevoli, ma senza esagerare troppo. Il tuo obiettivo, infatti, è quello di far sentire rilassate e a proprio agio le persone che farai accomodare, senza tuttavia abbassare la soglia della loro attenzione.

Quindi, ben vengano schienali e sedute imbottite, posizionati però su sedie e poltroncine che permettano di mantenere la schiena in posizione eretta. Per garantire una maggiore mobilità, inoltre, puoi optare per modelli provvisti di rotelle, che permettano di alzarsi e sedersi velocemente e senza far rumore. Sempre a questo proposito, inoltre, dovresti assicurarti di mantenere uno spazio adeguato tra sedie e parete, che consenta ai membri della riunione di spostarsi agevolmente.

arredo sale riunioni con sedie

Complementi d’arredo aggiuntivi

Nell’arredo delle sale conferenze non deve mai mancare almeno uno schermo, necessario sia per effettuare le presentazioni dei vari progetti, sia per visionare materiale video.

L’ideale sarebbe quindi quello di optare per un modello di discreta grandezza, così da risultare ben visibile anche alle persone posizionate in fondo al tavolo. Di base, maggiore sarà la profondità della sala riunioni, maggiori dovranno essere anche le dimensioni dello schermo.

Per quanto riguarda invece gli altri mobili per una sala riunione, dipende tutto dalla tipologia di azienda, dal tipo di conferenze che verranno fatte e, in generale, da come intendi gestirle. Un’idea particolarmente apprezzata prevede d’installare un pratico frigobar, comprensivo di snack e bevande, in maniera tale da avere sempre qualcosa da offrire ai tuoi ospiti. Ottima anche la macchinetta dispensatrice di caffè e, in generale, di bevande calde.

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Luci e colori di una sala riunioni

Dulcis in fundo, un altro aspetto che non deve mai essere trascurato nell’arredamento delle sale riunioni riguarda l’illuminazione della stanza, nonché il colore degli arredi presenti. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’ideale sarebbe quello di sfruttare il più possibile l’illuminazione naturale, attraverso l’installazione di grandi finestre.

Onde evitare che la luce diventi troppo fastidiosa, specie nelle ore centrali dei mesi estivi, sarebbe bene dotarle di appositi tendaggi e persiane, così da poter regolare a piacere il flusso di luce in entrata.

Per quanto concerne invece i colori della sala riunione, l’ideale sarebbe quello di optare per le tonalità del blu e del verde: ottime per creare un piacevole senso di relax che non va a discapito della concentrazione.

I toni neutri del grigio e del tortora, invece, pur venendo spesso adottati, sarebbero in realtà da evitare. Questo perché, soprattutto se vengono abbinati a una luce artificiale fredda, finiscono per indurre nelle persone emozioni negative che, alla lunga, potrebbero influenzare anche il loro lavoro.

Chiarito questo, devi sempre ricordare che quelli che ti stiamo suggerendo sono soltanto consigli basati su ragionamenti standard che, in quanto tali, potrebbero anche non risultare funzionali per il tuo caso.

Se, per esempio, il grigio è il tuo colore preferito, avresti tutti i diritti di adottarlo per la tua sala riunioni personale! Ti basterebbe semplicemente discuterne insieme al tuo arredatore di fiducia, studiando insieme a lui il modo migliore di valorizzare questo colore. Un discorso che vale ovviamente anche per tutte le altre soluzioni che ti abbiamo proposto.

arredo sale riunioni blu

Come arredare la tua sala riunioni personale

Se sei titolare di un’azienda e vorresti arredare la tua sala riunioni personale in maniera più confacente, devi sempre ricordare che i consigli che ti abbiamo dato funzionano solo se riescono a rispecchiarti. Come ti abbiamo dimostrato citandoti l’esempio del colore grigio, l’ultima parola dovrebbe spettare sempre a te e non dovresti mai prendere decisioni basate sul fatto che “si fa così”.

Nel mondo dell’interior design, di fatto, tutto è possibile. La cosa importante è quella di affidarsi a un abile professionista, in grado di approntare un progetto d’arredo su misura basato sulle tue personali necessità.

Questo è esattamente il modo in cui lavoriamo noi di Abitativo® che, attraverso un efficace percorso in step, siamo in grado di dare vita alla sala riunioni dei tuoi sogni. Per farlo, partiamo sempre da una Diagnosi iniziale, che ci permette di capire quali sono i tuoi reali bisogni e desideri, individuando così le soluzioni d’arredo più giuste per te.

Quindi, ora che conosci le “regole standard” che disciplinano l’arredo delle sale riunioni e hai compreso l’importanza di rileggerle sulla base delle tue personali necessità, non ti resta che affidarti a noi per concretizzare il tuo progetto. Scopri come facciamo scaricando la nostra guida gratuita.

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